Verbale V° seduta 2017 - 20.06.2017
Data: martedì 20 giugno 2017
Ore: 20.00
Luogo: Casa d’Italia di Zurigo – Erismannstrasse 6
Presenti: Alban Luciano, Da Costa Paolo, Chirichella Rosanna, Ticchio Giuseppe, Calabrese Ippazio, Ilardo Domenica, Bremibilla Fabio, Lapadula Ornella, Filippi Enrica, Izzi Antonietta Colatrella Nicola, Cavallo Salvatore, Petta Gerardo, Bruno Indelicato, Luigi Giustiniani
Per il Consolato: Console Generale, Min. Giulio Alaimo
Ospiti: Marco Tommasini
Assenti giustificati: Caruso Leonardo, Fonterrè Carmela, Betta Alessandra
Alban apre la seduta e saluta gli intervenuti.
Approvazione dell’O.d.g.
Alban propone di aggiungere il punto:
- Invito alla assemblea del 25.06.2017 presso la Casa d’Italia di Zurigo;
I presenti approvano l’O.d.g.
Approvazione del verbale del 11.05.2017
Il verbale viene approvato.
Il Presidente comunica alcune informazioni:
- reperimento della nuova sede del Comites di Zurigo a partire dal 10.07.2017. Il Comites dividerà i locali con l’Ente Gestore CASLI, siti al Sihlquai 253, 8005 Zurigo. Il numero di telefono e l’indirizzo e-mail rimangono invariati.
- lettera del Consolato relativa alla eleggibilità o meno a membro del Comites di ecclesiastici e/o ministri di culto.
- lettera del Consolato relativa alla possibilità di godere di agevolazioni fiscali in caso di donazioni a favore dei Comites.
- elezione del nuovo Presidente del CASLI, Domenico Chindamo di Winterthur.
Parere del Comites sulla richiesta di contributo avanzata dall’Ente CASLI di Zurigo, Cap. 3153-2018
Il Console, dietro richiesta di Petta, chiarisce che il Comites è tenuto a dare parere sulla richiesta di contributo avanzata dall’Ente Gestore. Eventuali controversie che accadono all’interno della Associazione CASLI, devono essere esposte al foro di Zurigo.
I membri, dopo aver preso visione della documentazione, formulano parere favorevole. (Giustiniani si astiene)
Caso Giacchetta
Alban invita Tommasini a prendere la parola.
Tommasini chiede al Comites, quale organo rappresentativo degli italiani all’estero, un intervento politico a tutela dei truffati nel caso Giacchetta e un sostegno nell’accusa mossa verso la CGIL.
Riepiloga brevemente la situazione attuale:
Giacchetta è stato condannato a 9 anni di reclusione. Egli si dichiara nullatenente, quindi impossibilitato a risarcire i truffati. Il tribunale svizzero ha condannato l’INCA a risarcire i truffati. INCA Zurigo dichiara fallimento, pertanto impossibilitato a risarcire.
INCA Zurigo apre un patronato, utilizzando un altro nome, nello stesso luogo di quello fallito. Il Comitato di Difesa delle Famiglie chiede il risarcimento alla CGIL che però sostiene di non essere responsabile.
Alban sostiene che il Comites è sicuramente dalla parte dei truffati. Sottolinea, relativamente alla riapertura del patronato da parte di INCA, la differenza tra l’aspetto giuridico e aspetto l’etico. Nel primo caso il Comites non può intervenire, mentre lo ha fatto con diverse iniziative a sostegno dei truffati (viene distribuita la lista degli atti fatti dal Comites).
Da Costa trova legittime le richieste avanzate dal Comitato dei truffati, tuttavia ritiene che, prima di appoggiare la richiesta del Comitato, bisogna prendersi tempo e conoscere bene le sentenze e le varie Leggi. Trova che il comportamento adottato dall’INCA sia sbagliato. L’INCA ha quantomeno una responsabilità morale verso i truffati e aprire un patronato sotto altro nome non è stato un atto corretto.
Per quanto riguarda gli atti concreti fatti dal Comites di Zurigo, Da Costa ricorda che gli unici contributi arrivati dal Governo sono stati chiesti proprio da questo Comites e sono stati utilizzati per le spese legali.
Da Costa sottolinea che la situazione è molto difficile per i truffati, si tratta di procedere contro il più grosso sindacato e contro le banche. Si impegna ad analizzare approfonditamente la situazione e a coinvolgere il CGIE.
Invito alla assemblea del 25.06.2017 presso la Casa d’Italia di Zurigo
Alban riepiloga ai presenti il giro di email avvenuto nell’ultimo mese. Il Comites è stato accusato di aver accettato la disdetta dell’affitto senza controbattere.
Il presidente ricorda che dopo la prima comunicazione, il Comites ha scritto al Ministro Amendola chiedendo un anno di proroga. Ciò non è stato possibile a causa dei termini imposti dalle Autorità svizzere. In seguito, è stato chiesto a tutti i livelli della amministrazione italiana di mantenere aperto almeno il piano rialzato della Casa Italia fino all’inizio dei lavori. In data 23.05, è stata organizzata una assemblea pubblica con la presenza del Console Generale.
Il Comites sta seguendo ciò che ritiene le priorità: salvaguardia del Polo Scolastico e assicurare spazi per la comunità.
A tale proposito Ticchio chiede cosa ne sarà delle Caselle postali delle 21 associazioni. Alban risponde che i presidenti verranno convocati la prossima settimana.
Il Comites ha ricevuto un invito a partecipare ad una assemblea che avrà luogo il prossimo 25 giugno. Alban ritiene che sia un doppione di ciò che il Comites ha già fatto. I membri sono d’accordo nel non partecipare a nome del Comites.
Da Costa ricorda che tutti sono stati d’accordo sulla necessità di ristrutturare l’edificio. I tempi sono stati criticati da subito.
Alban conferma che verrà monitorato l’iter per la stesura del progetto e dei lavori.
Varie ed eventuali
Calabrese riporta la lettera che il Sindaco di Lucerna ha scritto in favore del mantenimento della Casa d’Italia. La comunità sta cercando di costituire una cooperativa che frutterà 160 mila chf all’anno, ciò permetterà di acquistare l’edificio. La MigrosBank ha accettato di concedere il fido ed è ufficialmente partita la campagna di raccolta dei fondi.
Ticchio chiede nuovamente una circolare che definisca il grado di indigenza per ottenere il passaporto gratuitamente.
Il Console anticipa che in settembre si terrà una giornata informativa per i Corrispondenti Consolari
Alle ore 22.15 la riunione è conclusa.
La verbalista
Barbara Panzeri
Il Presidente del Comites
Luciano Alban
Il presente verbale viene approvato in data 14.09.2017