I° seduta - 2022 - 05.01.2022
Data: mercoledì 05 gennaio 2022
Ore: 20.00
Luogo:Riunione in videoconferenza a causa della situazione epidemiologica Covid 19
Presenti: Petta Gerardo, Putrino Anna, Chirichella Rosanna, La Torre Cosimo, Cartelli Renato, Antolic Mezin Ana, Calabrese Ippazio, Cavallo Salvatore, Cianciulli Antonia, Giardino Francesco, Ilardo Domenica, Luciani Maria Cristina, Maurello Vincenzo, Pingitore Mario, Sivillica Paolo, Tacconi Alessio, Ticchio Giuseppe, Zanetti Melania
Assenti giustificati: Maria Bernasconi, CGIE, Roger Nesti CGIE
Per il Consolato: Funzionaria Vicaria, dott.ssa Gigliola Pagliarini
Ospiti: Paolo Da Costa, CGIE, Antonio Putrino CGIE,
Giuseppe Rauseo, CGIE, Presidente ACLI Svizzera
Il Presidente Petta apre la seduta salutando gli intervenuti. Ringrazia la dott.ssa Pagliarini della presenza. Giustifica la necessità della riunione straordinaria odierna, che ha lo scopo di valutare le osservazioni fatte pervenire dai due consiglieri Cavallo e Ticchio ed esprimere parere in merito nei tempi previsti dalla legge sui Comites nella procedura sulla ineleggibilità.
Petta comunica che è stato chiesto al Consolato di poter consultare gli accrediti degli operatori di Patronato.
La Dottoressa Pagliarini, presente in vece del Console, comunica che in Consolato non è stata trovata la documentazione, ma ha inoltrato la domanda al Ministero del Lavoro e della Previdenza, che ancora non ha fatto pervenire una risposta dato, che in tempo di feste non sono ancora tutti rientrati. La richiesta è stata inoltrata però anche alla DGIT del MAECI al dipartimento preposto, che le ha fornito dei dettagli normativi, ma non ha la documentazione.
Tacconi chiede di rimanere sull’ordine del giorno della riunione e chiede delucidazioni riguardanti la bozza del verbale del plenum del 15.12.21, inviata questa mattina. Fa notare che la bozza riporta l’assenza ingiustificata dei membri della sua lista Il Ponte. Egli ha invece fatto pervenire in data 15.12.21 nel pomeriggio della convocazione del Comites, una mail al Console Altana, che ha convocato la riunione, a nome di tutta la sua lista, comunicando la scelta dei consiglieri di non presenziare alla prima seduta in ragione di quanto accaduto nelle riunioni del Comitato Elettorale Circoscrizionale e durante lo spoglio delle schede per le elezioni del Comites stesso. Nella stessa lettera si chiedeva di giustificare l’assenza. Il presidente Petta ricorda che la consigliera Luciani chiese due volte e così Pingitore al Console la motivazione della assenza, ma che il Console rispose di non saperlo. Si chiede di inviare al Comites tale email, ma Tacconi pur essendo disponibile ha dubbi sulla privacy. Pagliarini, che non era presente alla prima riunione, chiederà al Console al suo rientro in sede.
Viene comunicato che in data 24 dicembre, il verbale era stato inviato in Consolato approvato via email dai membri presenti alla seduta, in quanto necessario per effettuare il passaggio di consegne.
Viene deliberato di procedere nuovamente con l’approvazione del verbale della prima seduta nella versione della bozza questa volta in presenza.
Favorevoli i 10 membri presenti alla prima seduta
Contrari 8 membri
Il verbale è approvato in data 05.01.2022
Approvazione Odg
Tacconi chiede di verbalizzare i seguenti 3 punti a nome della lista Il Ponte:
- i membri della lista Il Ponte non hanno partecipato alla prima seduta per contestare le irregolarità dello scrutinio. I membri della lista Il Ponte ritengono che siano state tolte 104 schede alla lista Il Ponte in modo illegittimo e che la composizione attuale del Comites di Zurigo non sia legittima.
- la lista il Ponte è in procinto di presentare ricorso per le irregolarità avvenute durante lo scrutinio presso il TAR del Lazio.
- la lista partecipa alle riunioni del Comites e alle delibere con riserva attendendo la decisione del TAR del Lazio. La partecipazione alla seduta e alle votazioni da parte dei membri della lista Il Ponte non deve essere intesa come legittimazione dei risultati delle elezioni e della attuale composizione del Comites stesso.
Luciani Vogel chiede se il loro interesse é legato ad avere più schede per essere maggioranza e come si pongono nei riguardi della legalitá circa la propaganda illecita fatta dal corrispondente consolare nei confronti di soli tre membri della loro lista con migliaia di lettere e come pensano di dirimerla.
Zanetti risponde che sarà il TAR a decidere e che la sua opinione personale e di chi é in questa riunione non é di nessuna rilevanza.
Putrino Anna precisa che il Comites è stato regolarmente convocato dal Console Generale e nella prima riunione sono state elette le cariche, il tutto nel rispetto della normativa sui Comites. Pertanto, la composizione del Comites è legittima. Inoltre, sottolinea che non si può tenere in sospeso il lavoro del Comitato in attesa di una sentenza, non sarebbe rispettoso nei confronti dei connazionali. Non è ammesso il blocco della lista Il Ponte ad ogni passaggio avanzato dal Comites.
Il pres. Petta fa notare che la dicitura in consolato provvisori non c’è e che il Console ha convocato la prima seduta secondo la procedura di legge.
Il Ponte non approva l’Odg in quanto ritiene il Comites di Zurigo non legittimo.
Luciani chiede perché sono venuti. Tacconi risponde che sono venuti ad esprimere la loro posizione.
La maggioranza dei presenti delle altre liste approva l’Odg proposto.
Anna Putrino, fa notare che, indipendentemente dalla legittimità o meno delle richieste dei membri della lista il Ponte, tali richieste sono dirette a paralizzare l’attività del Comites e indirettamente a rendere nulla la prima seduta, e ciò non è ammissibile, mentre bisogna andare avanti con i lavori e tale volontà dovremmo averla tutti.
Chirichella prende la parola e ringrazia per la nomina a membro dell’Esecutivo, ma dichiara di non accettare la carica fino a quando non sarà chiarito tutto dal TAR
Putrino Anna, che ha proposto la candidatura di Chirichella, si dice dispiaciuta per la decisione comunicata e le fa presente che non é il TAR che stabilisce se uno rimane nell’esecutivo. La sua presenza nell’esecutivo avrebbe inserito la lista Il Ponte nei lavori del Comites. La nomina voleva essere un segnale per avviare l’attività del Comitato tenendo conto di tutte le componenti elette.
Chirichella ringrazia.
Luciani aggiunge che hanno sostenuto tutti votando perché vi fossero tutti i rappresentanti eletti, ma si blocca un lavoro che deve essere fatto per i cittadini per un problema di schede quando hanno già la maggioranza di lista.
Pingitore fa notare che i consiglieri sono tutte persone oneste ed educate che non hanno lasciato l’opposizione fuori, che é stata data loro la possibilità di lavorare insieme, ma che sono stati loro a rifiutarla.
Ticchio ricorda a Petta che pur facendo parte dell’esecutivo egli poi si dimise, ma Petta gli ricorda che ebbe inizialmente un netto rifiuto alla sua prima richiesta e nessuna commissione all’opposizione, poi una volta accolto nell’esecutivo dopo due , tre anni il presidente faceva articoli senza chiedere all’assemblea e non essendoci le condizioni uscì.
Antolic prega di proseguire e mantenersi sui temi dell’odg.
Delibera sulla sussistenza della causa di ineleggibilità sollevata verso Salvatore Cavallo e Giuseppe Ticchio
Petta ricorda che nella prima riunione del precedente Comites ha proposto le cause di ineleggibilità e tutti i presenti hanno votato.
Sul sito del Consolato Ticchio risulta responsabile del Patronato ITALUIL di Winterthur e dovrebbe esistere una notifica del patronato al Consolato, ma non risulta, né per la qualifica di rappresentante, né come collaboratore.
La Legge Comites n.286 del 2003 dice che sono ineleggibili gli amministratori e i rappresentanti di patronato. Si richiama la risposta del governo su tale legge su interrogazione parlamentare, resa dall’ex sottosegretario al Ministero degli Esteri Mario Giro, che definisce che chi fa parte della articolazione organizzativa dei patronati, non può far parte del Comites. Ticchio ha inviato una lettera del patronato, che dichiara che non é responsabile, ma volontario.
La legge sui patronati definisce operatore di patronato il volontario con diritto al rimborso spese. Ticchio non sa spiegare perché risulta iscritto come rappresentante in Consolato e dice di non esserlo da maggio 2014. Allora c’erano altri responsabili e non era ancora nel Comites. Con la nuova gestione, ristrutturazione del patronato quella dicitura non esiste più, dice Ticchio, per evitare complicazioni per come dice Petta del senatore, é stato tirato via e si chiede come mai quando c’è stato il cambiamento della dicitura, non sia stato aggiornato in Consolato. Ma nella lista patronati risulta anche li responsabile fino al 2021. Egli pertanto dovrà decidere quale carica mantenere. Petta auspica che rimanga nel Comites come consigliere ed opti rinunciando al patronato.
Tacconi richiama la nota di opposizione alla contestazione inviata dove si esprime che Ticchio non si trova in una delle posizioni indicate dalla Legge dei Comites n. 286 del 2003.
Ticchio precisa che l’elenco del Consolato citato da Petta non é aggiornato dal Consolato. In quanto il suo ruolo di responsabile risale al 2014 ed evidenzia che nello stesso elenco viene indicata come responsabile di un Patronato una connazionale, che è rientrata in Italia da almeno 5 anni. Ricorda l’esposto di Petta nel 2015 e la decisione del Comites di fare autocertificare ai membri la loro eleggibilità. Ciò ha comportato le dimissioni autonome, nel tempo, dei Consiglieri che erano entrati e ricoprivano cariche incompatibili con il ruolo di membro del Comites. Il suo ruolo nel Patronato consiste nel dare una mano ai connazionali soprattutto gli anziani a risolvere pratiche come le varie problematiche. Ticchio ritiene di non rientrare nella tipologia di incarichi indicati dalla Legge dei Comites come ineleggibili.
Zanetti interviene e precisa che al di là delle posizioni personali, l’art. 5 della Legge 283/2003 indica i casi precisi in cui sussiste l’ineleggibilità. Ticchio non rientra in questi casi.
Putrino chiede conferma sul ruolo di responsabile di Ticchio. Ticchio conferma che non è responsabile.
Anna Putrino fa presente che in base a quanto indicato attualmente sul sito del Consolato, ove il Sig. Ticchio è menzionato come responsabile, spetta ai Patronati comunicare al Consolato gli aggiornamenti delle informazioni pubblicate e chiede se tale comunicazione è stata effettuata.
Ticchio conferma che la comunicazione è stata inviata molto tempo fa.
Pagliarini comunica che agli atti del Consolato non risulta la comunicazione del Patronato.
Luciani Vogel chiede a Ticchio come fa volontariato e le risponde, che sia a livello italiano, che svizzero aiuta a fare la ricerca dei contributi e da risposte. Luciani chiede se prende in consegna documenti privati, ma Tacconi interrompe parlando su Luciani e dicendo che non é rilevante, é un collaboratore, ma Luciani continua sottolineando, che se prende questi documenti, deve avere una convenzione, che gli permetta di rappresentare, perché chiunque può dire faccio parte di un patronato.
Petta fa chiudere i microfoni e continua Luciani chiedendo in base a quali diritti può prendere questi documenti, se non con una convenzione con il patronato, poiché anche le persone volontarie o che prendono rimborsi devono avere …Luciani viene interrotta di nuovo da chi rileva che non c’entra, ma Luciani continua chiedendo quale funzione ha nella Italuil e se può dire esattamente quali compiti e rappresentanza ha nell’Italuil.
Zanetti chiede perché devono rispondere a queste domande.
Luciani rileva che Ticchio é importante nel patronato, nel Comites, nelle associazioni e se non crede, che sia meglio essere in tanti a collaborare invece che sempre la stessa persona. Chiede nuovamente che tipo di rappresentanza, che lavori svolge, se ha una convenzione col patronato per farlo o se prende dei rimborsi.
Ticchio ripete due volte che ha già risposto prima.
Luciani assume che quindi non ha avuto alcuna una convenzione, però può maneggiare documenti senza alcuna autorità? Zanetti entra e chiede vuole rimanere sull’oggetto della discussione sui casi di ineleggibilità dell’articolo di legge che li determina e che cosa una faccia o non faccia e specificamente quali documenti rientrano nell’oggetto di questa discussione quindi fare queste domande non importa.
Luciani fa notare che non le é stato risposto.
Ticchio dice che ha risposto.
Ma Luciani chiede ancora che tipo di posizione ha nella ItalUil, se ha si o no una posizione nel patronato.
Ma Ticchio continua più volte a dire che ha risposto ed é inutile rispondere un’altra volta e che nella Uil non ha alcuna posizione.
Tacconi indica che tutte le risposte sono nelle due lettere del 28 o 29 dicembre mandate da Ticchio e due note inviate da Tacconi e anche da Salvatore Cavallo e Giuseppe Ticchio oggi pomeriggio e ritiene che abbiano esplicitato la posizione di entrambi per cui sarà nel potere del Comites decidere.
Tacconi ritiene che sono la ripetizione con qualche nota in più di quelle di dicembre.
Petta rileva che nelle note arrivate il pomeriggio non si vuole entrare nel merito e la connessione chiaramente c’è e non capisce perché deve avere un piede in due scarpe di cui uno ineleggibile, incompatibile e non decide cosa fare.
Antonio Putrino non ha ricevuto la email di oggi e cerca di capire il problema sul fatto che Ticchio ha inviato una nota del patronato, che dice che non é responsabile e chiede a Ticchio se é così..Che non é responsabile e se non é più in Consolato.
Ticchio riferisce a Pagliarini che domani le invierà copia della comunicazione fatta a suo tempo dal Patronato riguardante la sua funzione. Luciani nota che non si può dire di essere rappresentante in Consolato e poi non lo si é.
La seduta si scioglie per 10 minuti.
La seduta riprende.
Petta ritiene che sia necessario prendere una decisione sulla base di ciò che oggi è a disposizione: la Legge sui Comites n. 286 del 2003, la Legge sui Patronati n. 152 del 2001, la risposta del Sottosegretario Giro e la dicitura di Responsabile sul sito del Consolato che ad oggi c’è.
Si procede a votazione
10 membri favorevoli alla conferma di ineleggibilità
8 membri della lista Il Ponte contrari alla conferma di ineleggibilità.
Ai sensi della Legge 286 del 2003, verrà inviata la notifica della delibera di sussistenza della causa di ineleggibilità. Ticchio avrà 10 giorni per decidere quale carica mantenere.
Ilardo si dispiace molto con Giuseppe Ticchio della sua ineleggibilità e ribadisce la sua stima nei confronti del collega.
Si passa ora ad esaminare le osservazioni di Salvatore Cavallo.
Petta comunica che in base al sito delle ACLI si evince, che Cavallo ricopra la carica di vice presidente nazionale e Presidente ACLI Svizzera centro-orientale.
Cavallo afferma di aver spedito due raccomandate e una lettera sua personale firmata e che da qua non si muove. Dice che non risponde a nessuna domanda.
Petta chiede se é presidente intercantonale acli centro orientale e vice presidente nazionale delle Acli in Svizzera e Cavallo conferma.
Luciani legge lo statuto Acli, ove si definisce che ha compiti di rappresentanza istituzionale di indirizzo politico, progettuale e governo e ricorda anche il video del rinnovo delle cariche delle Acli alla fine del 2021 ove il patronato ringrazia i dirigenti per il supporto dato a livello organizzativo. Chiede a Cavallo se ha qualche osservazione in merito.
Cavallo risponde nessuna e che possono votare benissimo e ringrazia.
Rauseo, presidente ACLI Svizzera, membro Cgie, interviene per confermare la posizione di Cavallo, già comunicata al Comites di Zurigo.
L’Associazione ACLI Svizzera, della quale Cavallo fa parte, è un organismo autonomo e completamente diverso dal Patronato ACLI. Cavallo non é delegato a rappresentare le Acli della Svizzera nel Patronato ACLI. Inoltre afferma che nel consiglio di amministrazione per altro le Acli della Svizzera sono in minoranza, perché l’associazione é controllata dal patronato Acli Italia e dalle Acli italiane. Quindi loro come Acli Svizzera non hanno il controllo delle attività del patronato Acli. Luciani chiede se non sia stato proprio lui a dire nel video, che hanno delegati in Italia e sono interconnessi.
Rauseo risponde che nel consiglio di amministrazione queste associazioni sono effettivamente rappresentate, ma non da Cavallo, non ci sono collegamenti diretti tra Cavallo e il patronato.
Petta fa notare che quando però si riuniscono insieme al delegato del patronato, lì decidono anche della politica del patronato.
Rauseo dice che decidono come sostenere l’attività eventualmente del patronato e che ovviamente il patronato fa parte del sistema, però nel consiglio di amministrazione del patronato Acli e della Svizzera hanno un proprio rappresentante e basta. Luciani aggiunge che riportano al presidente che gli da l’indirizzo…
Rauseo afferma che il presidente delle Acli é lui e che non ha nessun ruolo.
Calabrese saluta Rauseo e Cavallo come i suoi capi di un tempo e ricorda che alle riunioni, specialmente nazionali, si discuteva anche sui patronati e che Cavallo faceva anche parte di questo nazionale dove prendeva anche parola. Nella presidenza intercantonale c’era anche il presidente o il direttore del patronato Acli, ma Salvatore Cavallo era il presidente, la persona che aveva tutto in mano. Gestiva tutta la riunione, dava direttive o perlomeno consigli ecc. e pensa che lui é nell’articolazione.
Per Petta c’è una interconnessione.
Luciani si chiede se riportano al presidente, allora questo presidente intercantonale, stranamente, non risulta serva a niente. Mentre quelli riportano al presidente o forse con l’Italia, questo presidente, che sta in mezzo, che li raggruppa, li indirizza e gli da il controllo, secondo le sue parole, non vale niente e allora che fa?
Rauseo afferma che sono due associazioni diverse e Salvatore fa parte di quell’articolato.
Luciani ricorda che all’estero sono sempre ass. di diritto privato e come si può fare a distinguere quando é o non é. Rauseo, Alban, tutti continuano a dire che sono associazioni di diritto privato, che non c’entrano, però poi noi andiamo a leggere gli statuti e regolamenti di queste associazioni, che comunque l’on. Giro ha sempre detto, che se anche sono associazioni di diritto privato, sono comunque ritenute patronati, perché fanno attività assistenziale. Quindi non si può dire che non sono patronati, perché dipende dalla attività che fanno, se hanno la possibilità o meno di entrare o meno dentro determinate cose, che sono statali o svizzere o italiane. Anche queste associazioni private all’estero hanno una rivestizione pubblica assistenziale. Replicano che non ricevono finanziamenti pubblici, mentre altri ritengono di averli visti.
Petta dice che sono trenta anni che si é fatto ciò che che si é voluto e che sono interconnessi, che si vuole, che sia regolarizzata questa situazione. Ritenendo, che il controllore controlla il controllato.
Si chiede di votare su questa ineleggibilità tenendo conto del discusso.
Zanetti chiede su quali basi Cavallo sarebbe ineleggibile, rispetto a quanto indicato nella legge sui Comites.
Petta ritiene che sussista l’ineleggibilità sulla base della appartenenza di Cavallo alla Presidenza nazionale delle ACLI e la Associazione ACLI fa parte del Consiglio nazionale delle ACLI di cui fa parte anche il Patronato e sono interconnessi.
Su queste basi si procede a votazione
10 membri favorevoli alla conferma di ineleggibilità
8 membri della lista Il Ponte contrari alla conferma di ineleggibilità
Ai sensi della Legge 286 del 2003, verrà inviata la notifica della delibera di sussistenza della causa di ineleggibilità. Cavallo avrà 10 giorni per decidere quale carica mantenere. Pur avendo già approvato il verbale precedente via email data l’urgenza per il passaggio delle consegne per sicurezza si rivota in presenza a conferma. 10 favorevoli alla approvazione e 8 della lista Il Ponte contrari. Approvato.
Nomina dei Revisori
Petta ricorda che il 14 febbraio scade il termine per consegnare il Bilancio consuntivo 2021 in Consolato. Per procedere alla revisione è necessario nominare il Collegio dei Revisori.
Vista la ristrettezza del tempo a disposizione si propone di mantenere i Revisori già presenti nel Comites uscente che sono:
Giampaolo Vieceli di Zurigo
Salvatore Mancarella di Lucerna
Si procede a votazione.
Tacconi prende la parola e comunica che i membri della lista Il Ponte non partecipano alla votazione, in quanto sono del parere che questo Comites non possa deliberare su nomine.
Anna Putrino fa presente che la nomina dei Revisori per confermare coloro che fino ad oggi hanno operato, è finalizzata proprio per garantire l’approvazione del Bilancio. Quindi la posizione espressa dal consigliere Tacconi a nome di tutta la lista Il Ponte creerebbe una paralisi. Chiede quali siano le motivazioni sottese a questa dichiarazione paralizzando tutta l’attività. Il bilancio riguarda, tra l’altro, l’anno 2021 di cui gran parte é stato proprio del Comites uscente. Quindi il non partecipare determinerebbe un blocco. Non approvare i revisori significa non procedere. L’approvazione del bilancio é dovuto e richiesto dalla legge. Luciani non comprende come mai essendoci membri che appartenevano al Comites precedente nella loro lista, prima gli andava bene ed oggi no e chiede che hanno fatto.
Petta sostiene che non si può aspettare la decisione del tribunale per procedere con i lavori del Comites. Si rende conto che queste elezioni sono state una delusione. Ma non solo per la lista Il Ponte, lo sono state per tutti, riferendosi alla bassa partecipazione al voto. Ciò nonostante è necessario proseguire con i lavori e non ogni volta non votare ritenendo in errore che tale Comites sia illegittimo sulla base di una opinione personale.
Si passa a votazione
10 membri favorevoli
Vengono nominati Revisori Giampaolo Vieceli e Salvatore Mancarella ai quali si affiancherà Vittorio Ferri di nomina consolare.
Tacconi chiede ragguagli sulla presenza di Andrea Schenone alla riunione odierna non essendo membro Comites né del Cgie. Vogliono sapere se anche loro possono invitare persone a presenziare senza diritto di parola.
Petta non ha nulla in contrario anzi dichiara che dobbiamo aprirli e magari dare tre minuti di intervento.
Zanetti segnala che nel regolamento dei Comites (i.e. DPR 392/2003) è indicato chi può partecipare ed intervenire.
Petta vuole avvicinare il Comites alla comunità, non che sia una setta. Negli ultimi sei anni al Comites non ha visto partecipare la comunità.
Zanetti fa notare che il regolamento é un DPR, cioè una norma e se si vuole cambiare, bisogna cambiare la norma.
Da Costa prende la parola e si compiace dell’intenzione di apertura di questo Comites verso i connazionali ed è giusta la critica mossa indirettamente al vecchio Comites, che non ha fatto abbastanza per aprirsi.
Il Comites deve aprirsi, ma non solo nei lavori delle plenarie.
Purtroppo la situazione che si è creata non facilita i lavori del Comitato, richiama i Consiglieri all’umiltà nel tentativo di trovare una linea di lavoro.
Ricorda che tra breve ci sarà il primo incontro dell’intercomites al quale il presidente Petta dovrà partecipare. Verrà nominato il Coordinatore dell’Intercomites, che si augura potrà dedicarsi più attivamente ai problemi dei connazionali in Svizzera. Ricorda che il prossimo appuntamento elettorale per tutti i Consiglieri del Comites è il rinnovo del CGIE ove egli non si ripresenterà. Crede che chi dice non facciamo giochetti sia fuori dal mondo, un sognatore, moralizzatore che crea molti più danni di altri, mentre il buon senso li potrà guidare. Avrà piacere di continuare a presenziare anche in futuro. Spera che gli si passi il link in caso di zoom. Saluta Schenone e non ha piacere che si invitino solo alcuni ma tutti.
Antonio Putrino è dispiaciuto dei toni della riunione. Le elezioni sono passate e bisogna andare avanti. Si dispiace per Cavallo e Ticchio con i quali ha lavorato personalmente, persone che hanno dato tanto alla emigrazione, ma queste sono le conseguenze di una cattiva gestione delle elezioni. Il ricorso al TAR della lista Il Ponte aiuterà a capire ciò che la legge non dice in modo chiaro, per cui si ricorre al Tribunale una volta per tutte. Ripetere sempre illegittimo, va evitato perché é una opinione personale esageratamente lesiva dei Comites. Questo Comites ha tutte le carte in regola per funzionare e non credo che annulleranno mai i passi fatti, basti vedere dopo tre anni la sentenza su quel senatore di Roma . Ribadisce che ora è tempo di lavorare.
Anna Putrino nel ribadire che il Comites si è formato a seguito di regolare convocazione consolare della prima seduta, si dichiara dispiaciuta dell’allora assenza dei membri del Ponte nonchè di non aver conosciuto la loro comunicazione contenente la presunta giustificazione poichè diversamente avrebbe consentito un dibattito e la verbalizzazione di eventuali osservazioni; aggiunge che auspica che possa essere trovato un punto d’incontro perché siamo qui per lavorare.
Petta saluta tutti e ringrazia gli intervenuti.
Alle ore 23.15 la riunione è conclusa
Il Segretario Il Presidente del Comites
Renato Cartelli Gerardo Petta
N.B.
Il presente verbale rappresenta una trascrizione degli interventi più significativi.
Il presente verbale viene approvato in data 27.01.2022
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