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Rinviato il referendum sulla riduzione dei parlamentari

Vi comunichiamo che a causa dell'emergenza coronavisrus, il Governo ha deciso di rinviare a data da destinarsi il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari che si sarebbe dovuto tenere il prossimo 29 marzo.

“Abbiamo valutato in Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno, abbiamo verificato che non c’erano le condizioni e abbiamo disposto il rinvio. Non c’è ancora una nuova data, è un rinvio tecnicamente sine die. Sentirò i vari comitati per valutare un’altra data”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine della riunione di Palazzo Chigi. Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha spiegato che l’Esecutivo ha deciso il rinvio della consultazione per “assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata”. Pertanto, “le procedure referendarie in Italia e all’estero si sospendono e saranno rinnovate quando sarà fissata una nuova data per il referendum”. La legge, ha precisato D’Incà, consente di fissare la nuova data “entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50° ed il 70° giorno successivo all’indizione”. Il referendum rinviato oggi è il quarto referendum costituzionale nella storia della Repubblica Italiana ed è stato indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso ottobre, il testo prevede il taglio da 630 a 400 seggi alla Camera , con i deputati della circoscrizione Estero che scendono da 12 a 8, e da 315 a 200 seggi al Senato , con i senatori della circoscrizione Estero che scendono da 6 a 4. (Inform)

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